Assaggio di Rugby per il RAV: più che un test match, una vera festa sportiva
Non è stato un vero e proprio primo test match, ma piuttosto un’amichevole dal sapore genuino. Ieri il RAV ha dato il via alla stagione agonistica 2025/26 con una trasferta sul campo degli Arieti di Este, affrontando la squadra locale "C’è l’Este".
L’incontro è nato dal forte desiderio della società euganea di ospitare il RAV, che pur presentandosi con una formazione rimaneggiata, non ha voluto mancare all’appuntamento. Un gesto di sportività e rispetto che ha dato vita a un pomeriggio intenso e significativo.
In un clima nuvoloso e afoso, le due squadre hanno iniziato con un allenamento congiunto, scambiandosi informazioni tecniche sia individuali che di gioco collettivo. A seguire, si è disputata una partitella di un solo tempo, utile per testare la tenuta atletica e mentale sotto pressione.
Per il RAV è stata l’occasione per mettere in pratica le indicazioni del coach Piva, presente in solitaria vista l’assenza momentanea del tecnico principale Pogietta. Nonostante la natura informale dell’incontro, l’esperienza si è rivelata preziosa per riaccendere nei ragazzi la tensione agonistica e la motivazione necessaria per affrontare una stagione che, grazie alla nuova formula del campionato, offre più possibilità di promozione in Serie B. Un incentivo in più per restare concentrati e determinati.
I giovani scledensi hanno subito mostrato una buona compattezza, in particolare nella linea dei tre quarti, rapidi e incisivi. Nel complesso, tutti hanno espresso un gioco piacevole e promettente, considerando che siamo solo all’inizio della preparazione. Anche "C’è l’Este" ha dimostrato di essere una squadra interessante, con alcune individualità da tenere d’occhio. Una realtà che merita attenzione per l’impegno e la passione con cui promuove il rugby.
Al termine della partita, come da tradizione, tutti a tavola per condividere un piatto di pasta, una birra ben meritata e tanta musica in sottofondo. Un momento conviviale che ha reso la serata ancora più speciale, nel segno dell’amicizia e dello spirito sportivo.
Giuseppe Amura